Donna, vita, libertà è l’espressione che rimanda alla mobilitazione di protesta delle donne iraniane e alla genesi di Freedom in 2023, che è stata realizzata nella giornata simbolica dell’8 marzo 2023. Il progetto è nato grazie al contributo dell’attrice e attivista Melania Dalla Costa, testimonial della campagna 2019 delle Nazioni Unite (UNICRI). Consapevole dell’interesse di Liu Bolin nel trattare il tema della libertà tramite le sue performance, Melania ha voluto fortemente coinvolgere Nasibe Shamsaei, attivista che è fuggita dall’Iran dopo una condanna a dodici anni di reclusione per aver organizzato la campagna dei “mercoledì bianchi” in cui si incoraggiano le donne a rimuovere il velo o a indossarne uno bianco in segno di protesta. Sfondo dell'opera, nel quale sono state mimetizzate una decina di attiviste iraniane, è il gesto di protesta di Nasibe di tagliarsi i capelli, divenuto gesto condiviso di solidarietà; un gesto sinonimo di ribellione pacifica, in cui si rivendica una libertà autentica e profonda.