Ricordando le radici ataviche dei migranti Africani e il body-painting rituale di alcune popolazioni tribali, Liu Bolin ha scelto in quest’opera di dipingere la parola “Future” sul torso nudo di ognuno dei partecipanti alla performance, «dimostrando – ricorda Liu Bolin - che ogni persona, per raggiungere migliori condizioni di vita, è disposta ad affrontare ogni tipo di avventura, anche la più pericolosa, prendendo una decisione fondamentale che comporta talvolta il rischio di perdere la vita stessa".