La Galleria Boxart, in occasione della 13ª edizione di ArtVerona, inaugura una mostra personale di Daniel Spoerri a cura di Marco Bazzini.
Uno dei celebri banchetti di Eat Art renderà ancora più eccezionale ed esclusiva la serata: a Verona, nel palazzo dei Mutilati (in via dei Mutilati, 8 di fronte alla Galleria) l’artista ha infatti immaginato di riproporre la versione palindroma di una cena esclusiva per 100 persone, inscenata solo altre due volte nella sua carriera, cena che seguirà l’inaugurazione a partire dalle ore 21.00.
La mostra dal titolo Riordinare il mondo si tiene in via dei Mutilati 7/A, Verona, sede della Galleria, e ha il patrocinio del Comune di Verona, oltre a essere inserita tra le manifestazioni della XIII Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
«L’arte è ciò che rende la vita più interessante dell’arte».
Si può dire che Daniel Spoerri, con la propria epopea umana e con il suo multiforme percorso artistico, abbia saputo interpretare perfettamente le parole di questo motto, coniato dal suo grande amico Robert Filliou.
Ne sono esempio le venticinque opere presentate presso la Galleria Boxart, che ripercorrono in sintesi parte della produzione dal 1995 ad oggi di uno dei maggiori protagonisti dell’arte europea del secondo dopoguerra.
Parte del leone la fanno i celebri Quadri-Trappola, o Tableaux-Pièges, che lo stesso Spoerri ha definito alla loro prima esposizione nel 1960: «oggetti trovati casualmente in situazioni di disordine o di ordine [che] vengono fissati al loro supporto esattamente nella posizione in cui si trovano. L’unica cosa che cambia è la posizione rispetto all’osservatore: il risultato viene dichiarato un quadro, l’orizzontale diventa verticale. Esempio: i resti di una colazione vengono attaccati al tavolo e, insieme al tavolo, appesi al muro (…)». Al centro di queste opere “antigravitazionali” come di buona parte del suo percorso artistico sono presenti le tematiche legate al cibo.
Negli spazi della Galleria veronese sarà, inoltre, riallestito il Bistrot di Santa Marta, sei Quadri-Trappola dalla serie presentata a Milano in occasione dell’Expo 2015 (presso la Fondazione Mudima), dedicata alla santa patrona delle casalinghe, delle cuoche, delle domestiche, degli osti, degli albergatori e dei ristoratori.
Un altro ciclo di lavori presente in Galleria declina in maniera diversa il momento di vita reale fermato dall’artista: i Falsi Quadri-Trappola (Faux Tableaux-Pièges) infatti, differiscono dai precedenti perché Spoerri ha creato “ad hoc” una situazione che evoca quelle della realtà quotidiana. Queste opere prodotte tra 2007 e 2011, accrescono il loro fascino grazie alla scelta della base composta da tavolini degli anni Cinquanta con il piano in mosaico.
Il legame di Spoerri con l’Italia è molto vivo e profondo, e riemerge negli spazi di Boxart con la presenza della Catena genetica del mercato delle pulci, un polittico del 2000 nato da quel nomadismo che ha sempre caratterizzato la sua vita e che per un periodo l’ha portato a trasferirsi nella bassa Toscana. L’opera è stata realizzata infatti quando l’artista dovette traslocare tutto quel “mondo” di oggetti avanzi e scarti presente nel suo studio. In mostra alcune delle tavole, il cui intero ciclo misura in totale 100 metri e fu presentato per la prima volta a Milano presso il Palazzo delle Stelline.
«I più grandi artisti – commenta il curatore Marco Bazzini - non hanno soltanto rinnovato il processo artistico ma hanno anche mostrato il profondo valore etico di un gesto, soprattutto quando questo ha a che fare con il quotidiano, l’apparentemente banale. Daniel Spoerri è senz’altro uno di loro. La sua è una ricerca scrupolosa, una meticolosa mappatura del reale, il tentativo di dire il grado zero dell’esistente non arrendendosi al caos ma riordinando il mondo a partire da una situazione nata dal caso. Si può spiegare il mondo, dice Spoerri, a partire da un bottone, un bottone capitato per caso sotto gli occhi ma non per caso finito sotto osservazione».
La panoramica veronese sui lavori dell’artista continua con alcune opere del ciclo Erst letzt das erste (Ultimo ma non ultimo) che rimandano a quello straniamento evocato nella nota frase di Lautréamont: «Bello come l’incontro fortuito sopra un tavolo anatomico». Il minimo comune denominatore delle opere di Spoerri è infatti l’accostamento e l’assemblaggio di materiali di scarto per nobilitarli, così come avviene nel caso delle Cassette delle lettere (la serie si intitola letteralmente Histoires de boîtes à lettres), in cui sono protagoniste alcune cassette di caratteri mobili recuperate dopo il loro abbandono a causa dell’avvento del nuovo sistema digitale.
Completano la mostra, Der Bodybuilder e Die Schnattergosche, che sono allegorie in forma di scultura del mascolino e del femminino, entrambe della metà degli anni Novanta.
ArtVerona OFF / Banchetto Palindromo
A seguire l’inaugurazione della mostra la cena palindroma per sole 100 persone. Il palindromo è una sequenza di lettere che forma una frase da potersi leggere nelle due diverse direzioni. Un banchetto palindromo è un “teatro gustativo” in cui la tradizionale successione delle pietanze è invertita senza però variarne il gusto. All’inizio, come al termine di ogni cena, un caffè che però ha il sapore di un primo piatto, per arrivare all’antipasto che invece è il vero caffè. La sequenza di sapori resta quella abituale ma otticamente viene invertita.
A causa della grande complessità di realizzazione Spoerri ha allestito un simile banchetto soltanto altre due volte, l’ultima ad Amburgo nel 2005, in occasione del suo 75esimo compleanno e dedicandolo all’amico artista André Tomkins, celebre autore di frasi palindrome.
GALLERIA GABURRO BOXART | email: info@galleriagaburro.com - P.Iva IT02601700236
via dei Mutilati, 7/a - 37122 Verona ITALIA Tel. (+39) 045 8000176
Via Cerva, 25, 20122 Milano ITALIA Tel. (+39) 02 99262529