Il 9 Aprile la Galleria Gaburro di Milano inaugura la nuova mostra collettiva che indaga il paradigma della “stratificazione” come base concettuale del reale.
La contemporaneità è caratterizzata da una rete di connessioni, prodotte da una iperstratificazione: politica, economica, estetica, culturale, formale e informale, naturale o artificiale, organica e inorganica, diacronica o sincretica, la stratificazione è la base concettuale dell’intera organizzazione del reale. Ed è qui che si insedia il paradigma, inteso come spazio di ricerca sulle profonde origini del pensiero del reale, dell’antropocene: la necessaria riconcezione e rimodulazione del ruolo dell’essere umano che non sia più gerarchia verticale ma una convivenza orizzontale.
Da questa riflessione nasce il progetto Strati. Eco-fobia poetica una mostra collettiva promossa dalla Galleria Gaburro, nei propri spazi di Via Cerva 25 a Milano, e curata da Valeria Schäfer e Matteo Scabeni.
Attraverso 26 opere - tra tele, foto e sculture - l’esposizione mette a confronto la particolare visione della realtà di cinque artisti: Macoto Murayama, rappresentato dalla Galleria, Fabio Roncato e delle giovani promesse internazionali, Dingyue (Luna) Fan, Sophia Pauley e Katharina Veerkamp.
Macoto Murayama, Fabio Roncato, Dingyue (Luna) Fan, Sophia Pauley e Katharina Veerkamp.
Strati. Eco-fobia poetica
Galleria Gaburro
Via Cerva 25, 20122, Milano
Dal 9 Aprile al 19 Maggio 2024
Inaugurazione martedì 9 Aprile ore 18.30
Apertura mostra 10 Aprile 2024
Orari di apertura dal martedi al sabato
Dalle ore 11.00 alle 13.00 dalle 14.00 alle 19.00