Durante l’edizione della Giornata del Contemporaneo, in programma sabato 6 ottobre 2012, il Mart di Rovereto ospita la 64esima Malaktion (Pittura-Azione) di Hermann Nitsch, tra i fondatori del movimento dell’Azionismo viennese e ideatore del Das Orgien Mysterien Theater (Teatro delle Orge e dei Misteri) che coniuga indissolubilmente la vita, l’arte, la filosofia, la musica, il teatro e la pittura.
La giornata di sabato 6 sarà il momento clou di un evento che dura un’intera settimana, dall’1 all’8 ottobre: nelle sale al primo piano del Mart, Nitsch ed i suoi assistenti durante gli otto giorni di azione pittorica costruiranno la performance. Attraverso movimenti gestuali e corporei, dei colori di varia consistenza sono schizzati, spalmati, sgocciolati e versati su delle grandi tele bianche, disposte a terra e sulle pareti.
Le tele verranno poi innalzate e rivestiranno le pareti delle sale, restando visibili fino all’ 8 ottobre. Si compirà così l’ideale wagneriano di opera d’arte totale – un complesso tutt’uno tra esito e processo - cui Nitsch da sempre si ispira.
L’evento è a ingresso libero, ed è realizzato dal Mart in collaborazione con il Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch di Napoli.
La notorietà di Hermann Nitsch è legata al Teatro delle Orge e dei Misteri (Das Orgien Mysetrien Theater), forma di rappresentazione drammaturgica senza l’uso della parola, che punta a un’esperienza multisensoriale del pubblico, mutuata dal teatro classico e dalla ritualità mistica di alcune cerimonie religiose.
Le azioni di Nitsch vanno intese come spazi dove vivere un’esperienza profonda alla quale centinaia di persone prendono parte; la sua è un’opera d’arte totale legata al principio psicanalitico di Abreaktion, ovvero la scarica emozionale che consente ad un soggetto di rimuovere gli effetti di accadimenti drammatici e prendere coscienza di tabù imposti e desideri rimossi.
"Le mie azioni – scrive Nitsch in La teoria dei colori – sono il mettersi in cammino verso il colore, verso il segreto profondo del colore. I colori vengono strappati dal cuore e dalle interiora degli animali macellati. La carne diventa polpa carnosa di fiori. Il colore è prodotto dal furore e dalla luce delle fissioni nucleari. Una forza mostruosa e il furore della creazione fa risplendere tutto, porta i colori verso la loro nascita, le cose verso la loro manifestazione, verso la loro vitalità cromatica che respira. Accanto ai colori nascono le essenze odorose dei fiori, la dolcezza del polline. Soltanto quando tutti - le galassie, i sistemi solari, gli innumerevoli soli e mondi - si sono risvegliati all’ebbrezza luminosa e cromatica, si mostra allora la forma suprema del vivente, la figura luminosa del salvatore nelle vesti bianche, che si risvegliò ancora una volta alla luce, volto raggiante di sole del salvatore ridente, risorto (altare di Isenheim). Il suo volto è circondato dalla luce di tutti i soli del nostro cosmo, sullo sfondo il cielo stellato".
L’origine della forma espressiva di Nitsch, drammaturgo, compositore, filosofo oltre che artista visivo, è complessa, ma riconducibile innanzi tutto a un atto di ribellione contro il silenzio devastante che caratterizzava l’Austria all'indomani della seconda guerra mondiale; quasi un’esortazione a Nitsch verso la sua zampillante, catartica esplosione di vis creativa, in una forma epica e apparentemente brutale. Per cogliere il senso e l’intensità della vita - ha teorizzato Nitsch - è necessario essere consapevoli delle estremità emozionali che ne definiscono i confini: dall'esaltazione estatica alla sofferenza ferina.
Le opere di Hermann Nitsch sono incluse in numerose collezioni: oltre al Mart di Rovereto, il Metropolitan Museum of Art, il MoMa, il Guggenheim New York, il Museum of Contemporary Art Denver e la Tate Modern di Londra.
Nel 2007, il governo austriaco ha dedicato all’artista l’Hermann Nitsch Museum di Mistelbach nei pressi della sua residenza a Prinzendorf. Nel 2008 apre a Napoli il Museo Hermann Nitsch - Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee.
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