Giorgio Gaburro è un collezionista e mercante d’arte italiano che ha fondato la sua Galleria a metà degli anni ’90, mentre era a capo di un’attività imprenditoriale. Da autodidatta, Gaburro si è fatto da sé, senza una formazione accademica: aspetto che, infine, ha rappresentato la sua vera forza. Spinto da una forte passione per l’arte visiva, lavorando da subito sul campo e dialogando con esperti e galleristi come Emilio Mazzoli, suo mentore e sostenitore, Giorgio Gaburro ha saputo creare nel corso dei decenni una struttura che oggi è un punto di riferimento per i collezionisti e gli artisti. Ha realizzato mostre e progetti istituzionali, affidandoli solitamente a storici dell’arte di fama accreditata come Achille Bonito Oliva, Eugenio Viola, Peter Assmann, Hubert Klocker, Danilo Eccher, Luca Beatrice, Marco Bazzini e Lóránd Hegyi per citarne alcuni.

Ha collaborato e prodotto mostre per il MART di Rovereto, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Biennale di Venezia, Palazzo Ducale a Mantova, l'Università Bocconi di Milano, il MUDEC Museo delle Culture di Milano, la Galleria Borghese di Roma, la Reggia di Caserta, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, il Complesso del Vittoriano di Roma, le Gallerie degli Uffizi e Palazzo Vecchio di Firenze, l’Università di Bologna.

Nel 2021, oltre alla sede principale di Verona, Giorgio Gaburro inaugura un nuovo spazio nel cuore di Milano, sviluppando un'attività espositiva con l'obiettivo di presentare progetti con grandi artisti italiani ed internazionali del calibro di Daniel Spoerri, Hermann Nitsch, Jan Fabre, Emilio Isgrò, Marco Cingolani e Liu Bolin.
Appassionata ed esperta delle dinamiche del mercato dell’arte, Cecilia Gaburro decide, nel 2019, dopo aver frequentato il Master in Economia e Management dell'Arte e dei Beni Culturali della 24ORE Business School, di affiancare il padre Giorgio nella gestione della Galleria Gaburro. Prima, nella sede di Verona, dove ha contribuito a realizzare progetti istituzionali significativi, poi, nel 2021, nella nuova sede di Milano, dove ricopre il ruolo di responsabile. In questa veste ha avuto modo di coordinare e curare mostre importanti quali Jan Fabre. Stella (2024), Marco Cingolani. Atelier du peintre (2024), Emilio Isgrò. Cancellazione dei Codici - Civile e penale (2024), Liu Bolin. Hiding in Florence (2023), Jan Fabre. La saggezza del Belgio (2022), NITSCH - dall'Azionismo alla pittura (2022), Marco Cingolani. Il mercante di terre rare (2021).

Cecilia ha sempre avuto una vocazione e uno spirito internazionale che l’hanno portata, prima di intraprendere il percorso con il padre, a compiere diverse esperienze in vari settori. Nel 2015 lavora per TV Record Paulista come production coordinator e location scouting; dal 2016 al 2018 ha lavorato come e-commerce manager per un brand dell’alta moda.

Da sempre attiva nel settore del volontariato, ha seguito progetti umanitari con la fondazione CYCI a Thessaloníki in Grecia e dal 2018 è ambasciatrice della Fondazione De Marchi Onlus.

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